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Domenica, 08 Maggio 2011
Il controllo dei complessi industriali

Gli Ndt, ovvero Non Destructive Testing, sono utilizzati da decenni nelle operazioni di controllo dei grossi complessi industriali. La grande e veloce diffusione dei controlli non distruttivi si deve alla loro capacità di garantire assoluta qualità e perfetta affidabilità, e di conseguenza sicurezza per chi opera nei cantieri e per la popolazione che vive nei pressi delle aree di lavoro. Oggi, questa tecnica ha raggiunto livelli così elevati di verifica dello standard qualitativo di prodotti semilavorati e finiti, che si sta assistendo a una nuova specializzazione della stessa. Da qualche anno, infatti, sta prendendo piede la manutenzione predittiva degli impianti di produzione. In territorio veneto, un’impresa che ha raggiunto il successo proprio attraverso gli Ndt e di tutte le loro peculiarità è stata la Italsabi, sita a Sandrigo. «La manutenzione predittiva – spiega il dottor Giulio Bidese, titolare dell’azienda – si sta rivelando interessante in quanto si basa sulla possibilità di riconoscere la presenza di un’anomalia in stato di avanzamento attraverso la scoperta e l’interpretazione di segnali deboli, cioè sintomi premonitori del guasto». La Italsabi, attiva da quasi quarant’anni, non offre solo servizi di controllo non distruttivo ma esegue anche trattamenti termici. In che cosa consistono? «Nella maggior parte dei casi, i trattamenti termici che svolgiamo riguardano la distensione delle saldature di tubazioni e apparecchiature a pressione. Per questo genere di interventi utilizziamo macchinari d’avanguardia a bassa tensione. Il punto di forza di questo ramo dell’attività aziendale sta nel fatto che Italsabi si occupa tanto della costruzione delle macchine per lo svolgimento di trattamenti termici e dell’utilizzo delle stesse presso terzi, quanto della produzione di forni per l’esecuzione di trattamenti ad aria termoriscaldata, con bruciatori alimentati a gas». A quali settori in particolare si rivolge la Italsabi e chi sono i vostri interlocutori? «Il nostro principale settore di riferimento è l’Oil&gas, definibile in modo più ampio come il settore della produzione di energia in genere. Operiamo in raffinerie, impianti chimici e centrali elettriche, mettendo a disposizione un servizio sia di manutenzione ordinaria che di manutenzione straordinaria, nel caso in cui vengano costruiti nuovi impianti o nuove linee di produzione. Tra i nostri interlocutori più importanti possiamo citare Eni, Saipem, Erg, Esso, Edison, Enel, Polimeri Europa». Quanto cambiano le metodologie di controllo da settore a settore? «Ormai le tecniche di controllo hanno raggiunto un elevato grado di omogeneità, perciò a differenziarsi a seconda dei settori di riferimento non sono le metodologie bensì l’accreditamento delle aziende e dei loro tecnici. Italsabi, sin dagli inizi, ha considerato importante ed essenziale per la competitività dell’azienda focalizzarsi su un core business, in modo da raggiungere una specializzazione ottimale nel proprio settore. Abbiamo quindi scelto di utilizzare le tecniche di controllo solo nell’ambito dell’Oil& gas, tralasciando il settore avio, riferito ai controlli su componenti per aeromobili, e quello nucleare». Italsabi ha sedi in diverse parti d’Italia. Dove in particolare? «Copriamo le regioni del Nord Italia attraverso la nostra sede legale di Sandrigo e quella di Novara, dove opera la nostra affiliata Donegani Anticorrosione; forniamo servizi al Sud mediante la sede a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, situata al centro di un ampio bacino industriale e petrolchimico; infine disponiamo di sedi periferiche ad Ancona e Porto Torres. La scelta di creare una presenza capillare sul territorio è dipesa dalla volontà di essere competitivi localmente, pur rimanendo un punto di riferimento per i grandi clienti con unità produttive sparse su tutta l’Italia».

Un’acquisizione di prestigio

Dopo una valutazione durata quasi un anno sulle capacità tecniche, strumentali ed operative, la Italsabi ha acquisito nel 2010, direttamente da ENI, il lotto più consistente del più grande progetto di costruzione in Italia, il Revamping della Raffineria di Sannazzaro de Burgondi. In questo impianto, il primo in Italia basato su una tecnologia di raffinazione del tutto made in Italy, Italsabi dovrà occuparsi dell’esecuzione di controlli non distruttivi durante le fasi di montaggio delle tubazioni. Nello specifico, l’azienda di Sandrigo dovrà controllare tutte le saldature delle tubazioni attraverso tecnologie d’avanguardia, come le tecniche radiografiche che prevedono l’utilizzo di sorgenti ionizzanti e le tecniche a ultrasuoni semiautomatici.